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StoriaUn pò di storia sulla stampa

Un pò di storia sulla stampa

Cenni storici La nascita del disegno industriale, della produzione in serie, di massa, viene associata alla prima rivoluzione industriale (1760-1830 circa). Ma la stampa anticipa di ben tre secoli tale rivoluzione, tanto da affermare che la stampa costituisce l’atto di nascita dell’industria. Con la stampa nasce il concetto di moltiplicazione per mezzo di serie identiche di uno stesso oggetto. La scrittura artificiale deriva dalla silografia, tecnica che utilizza una tavoletta di legno con le lettere incise, che inchiostrata e premuta su un foglio, riproduce più volte un testo o immagini. Il merito dell’invenzione della stampa è di Gutemberg, che nel 1436 presenta i suoi primi esperimenti tipografici e nel 1452 si dedica alla stampa della Bibbia a 42 linee su due colonne. Nella seconda metà dell’Ottocento, un po’ in tutte le metropoli occidentali, ma in particolare a Parigi, nascono con lo sviluppo tecnico commerciale, con la creazione dei grandi magazzini, con l’avvio delle esposizioni universali, i cartelloni commerciali, che fanno da cornice al passaggio alla modernità. La tecnica utilizzata per la realizzazione di questi manifesti è la cromo-litografia (stampa a colori mediante la pietra), così gli artisti iniziano a disegnare direttamente sulla matrice di stampa, tecnica che realizza stampe molto simili a pitture ad olio, ma sono veri e propri prodotti industriali perché stampati meccanicamente ed in serie. Questa tecnica ha sostituito la silo-xilografia (stampa mediante il legno). Verso la fine dell’Ottocento Williams Morris, socialista, anarchico artista, fonda l’Art and Crafts, schierandosi contro la società industriale e alla modernizzazione che opprime la tradizione. Morris esprime l’idea di opera d’arte totale, prodotti di grande qualità ad alto prezzo. Alla fine del secolo fonda un carattere tipografico in stile romano antico. Williams Morris può essere considerato il padre del disegno industriale, fu uno dei primi artisti a disegnare motivi decorativi affinché artigiani e professionisti li utilizzassero nella loro opera: tra i suoi lavori più noti, la decorazione della Oxford Union Library tramite pannelli, tappezzerie ed affreschi a soggetto medievaleggiante. Le sue più belle carte da parati, trattano principalmente motivi floreali, caratterizzati da un disegno irregolare e linee serpeggianti.

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